Il brano che segue è il Capitolo 23 di Ada


Rasserenati, Ada. Bevi un sorso di tè. Bevi un sorso di te.

Accoccolati, acconchigliati. Io sono la mano che ti sorregge, io sono la grotta sicura, io sono la brezza leggera.

Hai solo avuto troppa fretta. Un demone ti ha presa e trascinata. Come la gentile Saffo, ti sei ferita su scogli sommersi.

Credevi di trovare litri e litri di vita lasciando che le mani di Oxi ti esplorassero oltre. Credevi che il tempo che da allora hai accumulato per stare con lui, le parole che gli hai detto, i messaggi che gli hai scritto avrebbero moltiplicato la tua letizia, sarebbero bastati o addirittura fossero necessari per costruire il mondo come lo volevi tu, come credevi dovesse essere.

Hai scritto spartiti, violino.

Dovevi invece procedere lentamente, una battuta dopo l’altra, a leggere la trama della tua vera Vita.

La curiosità, l’impazienza ti hanno portata avanti.

Anche questo libro, Ada, lo stai divorando. Leggi le righe in fretta, corri verso la fine. Sai che ad ogni parola ti attende una sorpresa, ad ogni riga ti si svela un mistero, quindi acceleri, fai volare le pagine, ti affanni.

Leggi troppo in fretta e ti sfuggono i segreti che ho nascosto fra le parole.

Ti perdi, ti cerchi dove non sei.

Ma, vedi, ci sono io. Io ti faccio tornare in te stessa. Io ti misuro il tempo, io ti rallento.

Questo è il terzo segreto: la lentezza.

Devi leggere lentamente, Ada. Devi vivere, lentamente. La vita si degusta, come le parole. La vita ha un ritmo, come le parole. La vita è fatta di pause, come le frasi di virgole.

Stai con me, Ada, non desiderare altro. Ricomincia a respirare, riprenditi il tuo tempo. La vita è molto lunga, ti sazierà. Ma di vita ci si ammala, di avidità si muore.

Allora, Ada, fermati.

Chiudi il libro, guarda fuori dalla finestra. Bevi un sorso di tè.

Poi torna alla prima pagina, rileggi attentamente dall’inizio, e dopo poche righe ti accorgerai che quelle pagine non le avevi mai lette.

Cercherai quel libro che avevi letto e che ti aveva imprigionata, ma non lo troverai più. Le parole ti diranno altre cose, ti sveleranno nuovi misteri.

Ma, Ada, poco a poco, come in un sogno, comincerai a sentire le dita di Oxi che ti penetrano nella spalla e nel fianco, sentirai il calore dei suoi polpastrelli sulla pelle, il cuore che ti sussulta, la sua voce dirti: “Stavi meglio con i capelli sciolti”.

Te li ho promessi, quei quattordici secondi.

Non avere fretta, Ada. Non divorare la bellezza.

Assapora. Rivivi.