Shalom Gargioni invita alla lettura di Ada

Ada è un inno alla donna. Una mano tesa ai tormenti adolescenziali femminili: ti racconterò, ti entrerò negli occhi, ti regalerò, ti legherò, ti farò viaggiare, ti darò tutta la forza che serve.

È un braccio che avvolge e accompagna fino alla maturità femminea: ti farò esplodere come i narcisi a primavera, ti legherò, volerai…

Infine io sarò scomparso e tu sarai grande.

Ada non è un romanzo, non è un racconto. Ada è già scritto, Ada è la vita. Ada non racconta, non descrive. Ada non aggiunge nulla, non parla. Ada è un vissuto. Ada è bimba, adolescente, donna. Spensieratezza, pudore, maturità.

Tutto ritorna, tutto s’intreccia ed è solo da una finestra che possiamo guardare la nostra vita di adolescenti, una finestra che poco ci lascia vedere, ricordare di ciò che eravamo, di ciò che a volte vorremmo tornare ad essere quando i problemi della vita ci assalgono impietosi.

Essere adulti è essere infelici.

E così Ada aveva letto che tutte le storie iniziano ad aprile e così per Reuben iniziò una storia nuova in primavera, quando cominciano tutte le storie.

Quel cubo rosso, sistemato con cura e apprensione sulla cima della collina, era come se uno sconosciuto venuto da chissà dove lo avesse buttato giù senza guardare, neppure badando mentre cadeva.

Ecco il tuo maglione rosso Ada che sorprende Reuben in aprile. Quel maglione rosso di cui Reuben ti spoglierà per scoprire le tue colline. La perdita dell’innocenza…

Ada. Una descrizione leggera e incantevole della malizia femminile quando una adolescente si scopre donna. Ada, timida sessualità, senza pudore.

E se la vita si fosse fermata, non ci sarebbe bisogno di ricordarlo. Ma è una vita che continua a pulsare quella su cui spremo la mente, perché so che il passato si scioglie lentamente e scompaiono le immagini e i suoni e restano solo i profumi e le ombre nascoste di una storia che è nata là e che continua.

Cominciava una storia nuova, un tempo favorevole per iniziare, a sedici anni, una vita nuova.

Ed eccoti Ada che firmi la traduzione del making of di Reuben, dopo tutti questi anni e dopo anni lui ti dedica questo libro. Ed ecco che Ada si fa carne, Ada si fa vita, Ada si fa materia, Ada si fa traguardo, ricordo.

Ada: partenza verso l’ultimo approdo.

Questo libricino sembra così innocuo ma in realtà è pericoloso al pari di Reuben e al pari di Reuben credo sia concesso a pochi di comprenderlo appieno. Sono le due facce della stessa medaglia.

Emozioni diverse dello stesso istante.