June

I edizione SdT 2006, pp. 174

Il piccolo June, ingombrato da un nome femmineo, da una famiglia bigotta e dispersiva e da un fratello troppo più avanti di lui, cresce nei vicoli di Chicago sfuggendo sempre a un protagonismo che lo reclama. In bilico fra desideri di trasgressione e ritorni di integrità, alla ricerca di una direzione lungo la quale indirizzare la propria natura schiva e insicura, June si defila dalla vita rimuginando le ragioni dell’agire e del non agire fino al cronicizzarsi di una paralisi che troverà senso solo in un sorprendente misticismo dei sensi.

Rispetto ai due volumi giovanili, June propone la novità di un narrare a più voci. Per la prima volta l’Autore esce dalla monodimensionalità di Reuben creando personaggi autonomi e credibili, capaci di emergere con voci proprie e di raccontare la storia a partire da una molteplicità di punti di vista. Fra tutte, la figura di Earl, fratello maggiore, modello di educatore contrastivo, spicca come autentico protagonista attivo della vicenda, laddove June si defila dalla vita rimuginando le ragioni dell’agire e del non agire fino al cronicizzarsi di una dinamica paralisi che troverà senso solo in un sorprendente misticismo dei sensi.

Scritto fra il 1992 e il 1993 e incessantemente rivisto fino all’edizione del 2018, June è il libro più letto di Roberto Leopardi.

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